Siglato il nuovo contratto collettivo dei bancari

È stato approvato il nuovo contratto per 270.000 bancari, dando alla finanza un volto più inclusivo, digitale e attento al benessere. Viene modificato l'orario di lavoro, riducendolo a parità di stipendio, redistribuita la produttività ai lavoratori e viene accettata la sfida della banca digitale e della flessibilità. La nuova misura guarda inoltre al futuro della categoria con la partecipazione dei lavoratori, il ricambio generazionale, la formazione e l'attenzione ai temi di genere e all'inclusione.

Come dice il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, è "uno dei più importanti rinnovi contrattuali della storia del settore bancario del nostro paese", quello siglato dai sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) con Abi e con Intesa Sanpaolo. Si tratta di un accordo fortemente innovativo e dinamico, capace di accompagnare la vita professionale delle persone, in un contesto di profonda e continua trasformazione e che testimonia, in tutti gli aspetti disciplinati dal nuovo contratto, economici e normativi, la centralità delle donne e degli uomini che lavorano in banca.

L'ipotesi di accordo prevede € 435 di aumento medio mensile della retribuzione, a partire da dicembre, pagamento degli arretrati per il periodo luglio-novembre di quest'anno con un media di € 1.250, ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto a partire dal 1° luglio 2023. L'aumento contrattuale verrà pagato in 4 tranche, ma l'80% verrà riconosciuto nei primi 9 mesi di vigenza del contratto; quest'incremento produce effetti positivi anche sulla tredicesima mensilità. Con il nuovo contratto concordato viene accorpato sia il recupero dell'inflazione sia il riconoscimento della produttività delle banche che, a partire dallo scorso anno, hanno raggiunto importanti risultati con gli utili in costante crescita.

Abi e sindacati hanno dato il via libera ad attività lavorative extra, con la cancellazione dell'autorizzazione che la banca doveva concedere ai dipendenti. Nonostante la richiesta iniziale dei sindacati di una riduzione dell'orario a 35 ore settimanali, il negoziato ha deciso che l'orario di lavoro verrà ridotto dalle attuali 37,5 ore a 37, con una diminuzione di 30 minuti complessivi, a partire dal 1° luglio 2024. Aumenta inoltre il numero di ore per la formazione retribuita, da 8 a 12, con l'obiettivo di arricchire l'evoluzione delle competenze dei lavoratori affinché siano un elemento fondamentale per la tutela dell'occupazione in banca. Il nuovo contratto estenderà il suo raggio d'azione alla banca digitale, adeguandosi ai cambiamenti del settore bancario e la cabina di regia nazionale.

Con l'accordo vengono inoltre aggiunte tutele alla maternità, riconoscendo il pieno trattamento economico alle lavoratrici in stato di gravidanza "a rischio", che finora era "pagato" per soli 5 mesi. Il nuovo contratto dei bancari recepirà la dichiarazione congiunta Abi e sindacati su molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro del 12 febbraio 2019.

Il segretario generale della Uilca, Fulvio Furlan, parla di "un accordo di grande valore economico e sociale, che mette al centro le persone, il loro benessere e la conciliazione vita-lavoro e definisce strumenti per gestire i processi di cambiamento tramite una costante contrattazione collettiva. La grande coesione dimostrata dalle Organizzazioni Sindacali ha dato una spinta determinante per raggiungere un accordo con la volontà di confermare il valore delle relazioni sindacali, la centralità del settore creditizio nel Paese e l'identità della categoria dei bancari."

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